Mimmo Rotella
La "lacerazione" dell'opera d'arte come sinonimo della debolezza e dell'ipocrisia intrinseca della società consumisitica del dopoguerra
Domenico Rotella, detto Mimmo (Catanzaro, 7/10/1918 - Milano, 8/1/2006) è stato un artista italiano, protagonista della scena artistica internazionale nel secondo dopoguerra nel campo della Pop Art, specialmente nel décollage. Tale tecnica artistica consiste nel partire da un oggetto artistico dal quale vengono staccate delle parti, e vide Rotella tra gli sperimentatori più importanti di tale tecnica.
All'inizio della sua carriera artistica si dedicò alla poesia fonetica, da lui stesso definita "epistaltica", attorno al 1953 "scopre" i manifesti pubblicitari e comincia a lavorare sul tema del décollage, che sta a rappresentare la protesta nei confronti di una situazione sociale che ormai "sopravvive" tra i falsi miti del consumismo nel secondo dopoguerra, e Rotella utilizza tale tecnica artistica per garantire ad una comunità artistico-culturale della seconda metà del XX secolo un ulteriore studio concettuale, per riscoprire un'arte classica con una semplice azione sistematica, ripetitiva, lacerante, esplicativa.
Il lavoro di Mimmo Rotella è valorizzato e portato avanti dall'omonima Fondazione, da lui fondata nel 2000, che collabora con il Mimmo Rotella Institute, un ente promosso dagli eredi Rotella allo scopo di ampliare a livello internazionale la conoscenza dell'opera dell'artista scomparso. (fonti: Wikipedia, Fondazione Mimmo Rotella)
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